Perdendo a Milano 83-77, la Germani vede definitivamente sfumare il primo posto e molto probabilmente anche il secondo. Senza Christon e con Petrucelli a mezzo servizio, gli uomini di Magro disputano però una buona gara restando sempre in partita. Si va verso un primo turno playoff contro Pistoia puntando a tornare a Milano per la semifinale
Milano. Non è dopo serate così che si può imputare più di tanto alla Germani. Non a fine regular season, in una stagione comunque straordinaria. Certo con la sconfitta del Forum contro l’Armani Milano, anche il secondo posto sembra ormai scivolato via e con esso il fattore campo in un’eventuale semifinale ed è un peccato dato che fino a due partite fa Brescia era ancora in lotta per uno storico primo posto. Viene piuttosto da chiedersi il perchè delle metamorfosi nel giro di pochi giorni: bene con Tortona, benissimo con Venezia, male (se non malissimo) a Cremona, più che dignitosi in casa dei campioni d’Italia, ma senza punti.
(Petrucelli: buon rientro sul piano della prestazione, ma le sue condizioni fisiche preoccupano ancora)
Lo scenario. Il primo posto ormai è irraggiungibile per via dello 0-2 con la Segafredo, per chiudere secondi Della Valle e compagni dovranno – oltre ovviamente a battere al PalaLeonessa l’ormai retrocessa Brindisi- sperare in un regalo da fantabasket: Cremona, già salva, che ferma al PalaRadi l’Olimpia Milano. Questa Milano, che senza più grilli di Eurolega per la testa ha dimostrato di saper alzare il livello d’intensità, concentrazione, difesa, fisicità e qualità quando conta davvero. Proprio come nell’ultimo quarto con Brescia. In quel momento i biancoblù si sono resi conto definitivamente di cosa li aspetta nei play off. La palla adesso passa più che altro allo staff medico, coordinato dall’ottimo dottor Bettinsoli, chiamato a fare un altro capolavoro dopo quelli già sfornati in stagione: due settimane di tempo per presentare la miglior versione fisica possibile di Christon e Petrucelli.
Il match. Senza il suo playmaker (fastidio all’inguine accusato nel finale di gara a Cremona) e con il suo miglior difensore a mezzo servizio (ha giocato solo 16’ e nell’ultimo quarto ha sentito nuovamente tirare nella zona dei flessori), la Germani se l’è giocata a lungo alla pari con i campioni d’Italia. Partenza choc con 6 triple e un gioco da tre dei biancorossi a mettere in crisi la zona di Magro. In un amen era quindi 12-6 (pure Caruso a segno dall’arco) poi 18-9. Gli uomini di Messina hanno toccato il massimo vantaggio sul 23-13 dell’8’ nonostante un buon Bilan in casa biancoblù. Massimo svantaggio, sul quale Brescia costruiva però un 20-12 a cavallo dei due quarti arrivando a -2 (35-33) con Cournooh lucido in regia senza far troppo rimpiangere Christon e Massinburg a gonfiare la retina. A metà secondo quarto, Messina aveva già messo in campo 11 giocatori mentre Magro doveva fare il farmacista per dosare le rotazioni più corte del solito. Milano provava a scappare con Napier (35-29) e Ricci (41-36), ma Brescia teneva in difesa e dopo aver subito 28 punti nei primi 10’ ne incassava solo 13 nei successivi andando al mini intervallo sotto solo di 1 (41-40) e con Massinburg a sfiorare il triplone del sorpasso tirando da metà campo e prendendo il primo ferro.
Il terzo quarto era quello del sorpasso bresciano (41-42 Gabriel), del nuovo tentativo di fuga milanese (51-46, 58–53 con Napier e Shields), la Germani restava sul pezzo (ancora bene Bilan), rimetteva il naso avanti (58-59, tripla di Massinburg) e iniziava l’ultimo quarto comunque a contatto grazie a un canestro di Burnell: 64-61. Le assenze di Christon e i problemi non risolti di Petrucelli si facevano sentire nell’ultimo quarto quando l’intensità di Milano diventava da Eurolega: Hines, Shields e Melli scavavano i nuovi solchi (68-63, 81-71), l’orgoglio della Germani con Della Valle, Bilan e una bomba di Gabriel (81-77) consentivano di giocarla sulla differenza canestri e l’83-77 finale (all’andata vinse Brescia 72-64) tiene aperta una piccolissima speranza per riprendersi all’ultima giornata il secondo posto. Ma servirà che Cremona s’inventi la partita della vita, senza per altro averne bisogno.
Più realistico cominciare a pensare a un primo turno play off contro la sempre ostica Pistoia. Per poi magari tornare al Forum, in semifinale, e cercare di piazzare il blitz tentato e sfiorato oggi.
(Della Valle al tiro in mezzo a tre difensori milanesi)
(Circa 500 i bresciani presenti al Forum di Assago)
IL SOGNO (MOMENTANEAMENTE) INFRANTO
Perdendo a Milano 83-77, la Germani vede definitivamente sfumare il primo posto e molto probabilmente anche il secondo. Senza Christon e con Petrucelli a mezzo servizio, gli uomini di Magro disputano però una buona gara restando sempre in partita. Si va verso un primo turno playoff contro Pistoia puntando a tornare a Milano per la semifinale
Milano. Non è dopo serate così che si può imputare più di tanto alla Germani. Non a fine regular season, in una stagione comunque straordinaria. Certo con la sconfitta del Forum contro l’Armani Milano, anche il secondo posto sembra ormai scivolato via e con esso il fattore campo in un’eventuale semifinale ed è un peccato dato che fino a due partite fa Brescia era ancora in lotta per uno storico primo posto. Viene piuttosto da chiedersi il perchè delle metamorfosi nel giro di pochi giorni: bene con Tortona, benissimo con Venezia, male (se non malissimo) a Cremona, più che dignitosi in casa dei campioni d’Italia, ma senza punti.
(Petrucelli: buon rientro sul piano della prestazione, ma le sue condizioni fisiche preoccupano ancora)
Lo scenario. Il primo posto ormai è irraggiungibile per via dello 0-2 con la Segafredo, per chiudere secondi Della Valle e compagni dovranno – oltre ovviamente a battere al PalaLeonessa l’ormai retrocessa Brindisi- sperare in un regalo da fantabasket: Cremona, già salva, che ferma al PalaRadi l’Olimpia Milano. Questa Milano, che senza più grilli di Eurolega per la testa ha dimostrato di saper alzare il livello d’intensità, concentrazione, difesa, fisicità e qualità quando conta davvero. Proprio come nell’ultimo quarto con Brescia. In quel momento i biancoblù si sono resi conto definitivamente di cosa li aspetta nei play off. La palla adesso passa più che altro allo staff medico, coordinato dall’ottimo dottor Bettinsoli, chiamato a fare un altro capolavoro dopo quelli già sfornati in stagione: due settimane di tempo per presentare la miglior versione fisica possibile di Christon e Petrucelli.
Il match. Senza il suo playmaker (fastidio all’inguine accusato nel finale di gara a Cremona) e con il suo miglior difensore a mezzo servizio (ha giocato solo 16’ e nell’ultimo quarto ha sentito nuovamente tirare nella zona dei flessori), la Germani se l’è giocata a lungo alla pari con i campioni d’Italia. Partenza choc con 6 triple e un gioco da tre dei biancorossi a mettere in crisi la zona di Magro. In un amen era quindi 12-6 (pure Caruso a segno dall’arco) poi 18-9. Gli uomini di Messina hanno toccato il massimo vantaggio sul 23-13 dell’8’ nonostante un buon Bilan in casa biancoblù. Massimo svantaggio, sul quale Brescia costruiva però un 20-12 a cavallo dei due quarti arrivando a -2 (35-33) con Cournooh lucido in regia senza far troppo rimpiangere Christon e Massinburg a gonfiare la retina. A metà secondo quarto, Messina aveva già messo in campo 11 giocatori mentre Magro doveva fare il farmacista per dosare le rotazioni più corte del solito. Milano provava a scappare con Napier (35-29) e Ricci (41-36), ma Brescia teneva in difesa e dopo aver subito 28 punti nei primi 10’ ne incassava solo 13 nei successivi andando al mini intervallo sotto solo di 1 (41-40) e con Massinburg a sfiorare il triplone del sorpasso tirando da metà campo e prendendo il primo ferro.
Il terzo quarto era quello del sorpasso bresciano (41-42 Gabriel), del nuovo tentativo di fuga milanese (51-46, 58–53 con Napier e Shields), la Germani restava sul pezzo (ancora bene Bilan), rimetteva il naso avanti (58-59, tripla di Massinburg) e iniziava l’ultimo quarto comunque a contatto grazie a un canestro di Burnell: 64-61. Le assenze di Christon e i problemi non risolti di Petrucelli si facevano sentire nell’ultimo quarto quando l’intensità di Milano diventava da Eurolega: Hines, Shields e Melli scavavano i nuovi solchi (68-63, 81-71), l’orgoglio della Germani con Della Valle, Bilan e una bomba di Gabriel (81-77) consentivano di giocarla sulla differenza canestri e l’83-77 finale (all’andata vinse Brescia 72-64) tiene aperta una piccolissima speranza per riprendersi all’ultima giornata il secondo posto. Ma servirà che Cremona s’inventi la partita della vita, senza per altro averne bisogno.
Più realistico cominciare a pensare a un primo turno play off contro la sempre ostica Pistoia. Per poi magari tornare al Forum, in semifinale, e cercare di piazzare il blitz tentato e sfiorato oggi.
(Della Valle al tiro in mezzo a tre difensori milanesi)
(Circa 500 i bresciani presenti al Forum di Assago)