LUCA VITALI: “BRESCIA PUNTO FOCALE PER IL BASKET ITALIANO. VERRO’ A TIFARE PER IL MIO AMICO POETA, PERSONAGGIO EMPATICO, MA ANCHE PRAGMATICO. NON CREDO CHE FERRARI RIDURRA’ IL BUDGET” (GUARDA IL VIDEO)

Intervista esclusiva dell’ex Germani durante la sua LV Experience a Iseo: “Peppe cercherà subito un feeling con Ivanovic, che ricordo per averci giocato contro quando era a Capo d’Orlando, è forte. Della Valle ha raggiunto una maturità importante, Bilan va coinvolto. Io non so se giocherò ancora, mi piacerebbe allenare”

Iseo. Dal Camping del Sole a Iseo, Luca Vitali in esclusiva per Bresciacanestro.com parla della sua LV Experience, un contenitore di formazione per i giovani, cinque parole qualità, formazione, giovani, imprenditoria ed inclusione. Un progetto di inclusione che viene fatto con 21 Grammi un ristorante che aiuta nell’inserimento e nella formazione i ragazzi con la sindrome di down.

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Come si sviluppano le giornate?

“Le giornate si sviluppano con l’allestimento di una struttura da serie A, allenatori di alto livello, preparatori, dove i ragazzi possono lavorare trovando una struttura di formazione e allenamento come se stessero facendo parte di una prima squadra, spazio con la fisioterapia e le serate viene insegnato come comunicare e usare i social, mental coach, nutrizione”.

Sei a Iseo, il territorio non è casuale, la Germani e i tuoi anni a Brescia ti hanno fatto diventare una sorta di bresciano adottivo….

“Si adesso seguo anche Orgoglio Bresciano…..Brescia è una seconda casa per me, il legame è fortissimo, mi ha dato tanto ed ho ricevuto tanto, vorrei dare quello che ho ricevuto e farlo attraverso i giovani, essere fonte di ispirazione per loro, credo di essere una persona fortunata e se posso contribuire con i giovani attraverso questo percorso di vita sono molto contento”.

Brescia, dopo Milano, trova squadre in tutte le categorie, sta dando tanto al basket a livello nazionale…

“Quando arrivai a Brescia nel 2016 mi colpì molto l’amore e la passione che c’era in questo sport, riesploso grazie a degli imprenditori che hanno creduto nella rinascita e nel rilancio, parliamo della famiglia Bonetti Bragaglio e Mauro Ferrari, una passione forte e contagiosa che rimane per chi ha giocato a Brescia, io sono onorato di aver potuto conoscere una realtà del genere con tutte le sue potenzialità e bellezze, oggi Brescia è un punto importante della pallacanestro italiana”.

Cosa pensi nella decisione di Ferrari di ripartire dopo i tre anni di ciclo di Alessandro Magro, con alla guida Peppe Poeta?

“Peppe è un grande amico e sono molto legato a lui, abbiamo vissuto insieme vari step tranne le nazionali giovanili, sono contento che Brescia gli abbia dato questa possibilità e faccio il tifo per lui, verrò spesso a tifare sperando che faccia una grandissima stagione”.

Finale Coppa Italia a Firenze persa contro la Torino di Poeta, lui prima di andare a festeggiare con i suoi compagni, viene da te e ti abbraccia…

“Peppe è un amico, sapeva cosa valeva dire per me e mi ha fatto piacere in un momento di gioia suo, questo gesto”.

C’è molta diffidenza nella tifoseria bresciana, in tanti si chiedono il perché di questa scelta?

“Non lo so bisognerebbe chiedere a Ferrari, è un po’ la storia che era successa a Magro, sono scelte rivoluzionarie, spero tanto che possa fare un bel percorso”.

E’ un personaggio molto empatico, a livello tecnico e tattico cosa può portare?

“E’ una persona pragmatica, concreta, non perde molto tempo, riconosce al volo situazioni che possono portare vantaggi o svantaggi, ha una capacità di lettura molto rapida”.

Cambierà il play, fuori Christon dentro Ivanovic, credi che Poeta da ex play cercherà subito di creare una certa connessione?

“Penso di si, è importante che possa conoscere subito la lingua e il linguaggio del proprio allenatore, i tempi sono veloci e bisogna capirsi al volo”.

Amedeo della Valle tornerà ad essere il leader, che stagione può uscire?

“Amedeo è un realizzatore pazzesco, è cresciuto in tutti questi anni, ha imparato a fare uscire il pallone molto velocemente, a coinvolgere i compagni, è un tiratore da qualsiasi posizione, ha raggiunto una maturità molto importante”.

Ivanovic lo conosci?

“E’ un ottimo giocatore, un ottimo conoscitore di gioco, concreto, può portare la giusta mentalità per questa squadra. Ci abbiamo giocato contro nel primo anno di Germani, lui era a Capo d’Orlando: giornata da dimenticare perchè perdemmo e mio fratello si ruppe la mano”.

Un pivot come Bilan cosa ne pensi?

“Se hai un pivot come Bilan, che è un signor pivot, tendi a coinvolgerlo offensivamente, di conseguenza va protetto difensivamente”.

Della prossima serie A, cosa ne pensi?

“Sarà una seria A scoppiettante, Milano e Bologna, Tortona la vedo pronta a fare molto bene, tutte le altre realtà possono competere Brescia, Trento, Reggio Emilia, Trapani è una realtà emergente con tanto entusiasmo”.

Secondo te Mauro Ferrari farà una squadra solo per salvarsi o sarà da playoff?

“Devi ripartire con degli step ponderati, non credo che ridurrà il budget e credo che la squadra sarà competitiva”.

Ti vedremo ancora giocare in terra bresciana finita LV?

“Non lo so ancora, sto prendendo il tempo giusto per decidere cosa fare, adesso dedicare il tempo a questo progetto è il mio desiderio, ho la fortuna di non avere fretta in questa decisione”.

Il dopo Luca Vitali, ti vedi come allenatore, dirigente, procuratore?

“Mi piacerebbe allenare, ho già iniziato come responsabile tecnico della Lombardia per il settore squadre nazionali, è un ruolo molto gratificante”.